Perché il 17 maggio è ancora necessario?
✊ Perché unit3 si vince. Il 17 maggio è la Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Bifobia e la Transfobia: IDAHOBIT. È una data simbolica, nata nel 1990, quando l’OMS ha finalmente rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali: un cambiamento dovuto a decenni di attivismo politico e sociale, di lotta contro la discriminazione.
📢 Perché l’omolesbobitransfobia è ovunque. E non è solo quella che fa notizia: la violenza passa attraverso lo scherno, l’invisibilizzazione. Spesso va oltre le parole: è il silenzio di fronte alla violenza verbale, il divieto di utilizzare un linguaggio inclusivo neutro nei documenti ufficiali, di garantire un’educazione sessuoaffettiva libera nelle scuole.
🫵 Perché è tuttora evidente un’indifferenza nelle politiche italiane rispetto alla tutela dei diritti LGBTQIA+. Le istituzioni italiane hanno spesso fallito nell’implementare misure concrete a favore della comunità LGBTQIA+: il cambiamento deve partire da noi, dal decidere di combattere le forme di omolesbobitransfobia che si insinuano nei contesti che attraversiamo quotidianamente.
“Nel nostro impegno quotidiano contro ogni forma di discriminazione, il 17 maggio è un richiamo a non abbassare la guardia. Celebriamo la nostra esistenza come atto politico. Continueremo a lottare perché nessuna persona debba più nascondersi, perché l’uguaglianza diventi realtà. Il nostro impegno è quotidiano, radicato nelle vite delle persone che attraversano i nostri spazi, che ogni giorno scelgono di esserci. È con questa forza che nel 1994 abbiamo dato vita al primo Roma Pride, tracciando un cammino che continua ancora oggi con forza e determinazione.”, dichiara Mario Colamarino.
Perché il 17 maggio non è solo una data. È un atto di resistenza, di memoria del passato e sguardo verso il futuro.